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MODELLI DI SIMULAZIONE
Un modello e una qualunque rappresentazione della realtà realizzata per mettere in evidenza alcune caratteristiche dell'oggetto di cui ci si occupa. La statua di marmo di un guerriero e il modello di un essere umano, costruito per rappresentare l'aspetto esteriore del guerriero, tralasciando di considerare, ad esempio, gli organi interni. I modelli di simulazione riproducono solo quelle parti dell'originale di cui si vuole simulare la funzionalità, sono cioè copie semplificate degli originali a cui si rifanno. Un esempio è il manichino usato dal sarto per «simulare» la figura del cliente a cui deve fare un vestito; naturalmente a questo fine non è necessario riprodurre nei minimi particolari il corpo del cliente. Un altro esempio è rappresentato dalle «camere a vento» in cui si studiano le caratteristiche aerodinamiche di aeroplani o di auto. In entrambi i casi si tratta di modelli fisici. Esistono però anche modelli puramente teorici, astratti, come i modelli matematici e statistici. In archeologia si usano sia modelli fisici che teorici: la ricostruzione di una capanna per studiare le condizioni in cui abitavano gli uomini di un sito neolitico è un modello fisico, mentre per sperimentare le reti di scambio delle materie prime in età romana si ricorre a modelli teorici, in quanto non è possibile riprodurre nella realtà le condizioni che diedero origine a questi eventi. I modelli teorici vengono molto spesso realizzati con l'aiuto di elaboratori elettronici a causa della grande quantità di calcoli necessari. L'uso di queste macchine presenta anche altri vantaggi: è possibile immettere in un calcolatore i dati relativi alle leggi generali che regolano i fenomeni da studiare, quindi calcolare quale sia il loro comportamento date certe condizioni iniziali, dando così origine a un modello di simulazione. Si può comprendere in tal modo quali siano state le cause di eventi come la diffusione di certi tipi di vasi, la fine di una cultura, oppure quali fossero le condizioni necessarie alla vita di un insediamento e quali invece abbiano portato alla sua scomparsa. Molto spesso gli archeologi «copiano» modelli di simulazione da altre discipline; è il caso di tutta una serie di metodi per l'analisi delle distribuzioni dei siti sul territorio che sono stati presi dalla geografia.SISTEMI E DIAGRAMMI DI FLUSSO
Il diagramma (in greco = «disegno») di flusso è uno schema grafico che permette di rappresentare sinteticamente una successione di eventi concatenati fra di loro oppure l'insieme degli elementi connessi in un sistema. I singoli eventi o elementi vengono solitamente rappresentati mediante riquadri o «blocchi», mentre le relazioni tra i blocchi sono indicate con frecce. Se il flusso che parte dal blocco di partenza vi ritorna in un modo o nell'altro il sistema è chiuso, altrimenti è aperto. Prendiamo ad esempio un sistema costituito dalla pioggia e dall'acqua di un pozzo. Il livello dell'acqua nel pozzo dipende dalla quantità della pioggia che è caduta, ma la quantità della pioggia che cadrà non dipende in alcun modo dal livello dell'acqua nel pozzo. Il sistema, allora, è aperto.
Se invece abbiamo una cisterna in cui da una conduttura dotata di una valvola a galleggiante entra un flusso d'acqua il sistema che ne risulta è chiuso. L'effetto che porta a chiudere il circuito si dice «retroazione» o feedback. Chiamiamo «ingresso» (in inglese input) l'afflusso d'acqua nella cisterna, «uscita» (in inglese output) il livello dell'acqua nella cisterna, «unità di controllo» la valvola a galleggiante; il diagramma di flusso sarà
Accanto alla freccia che va dal blocco «ingresso» al blocco «uscita» abbiamo scritto il segno +. Vuol dire che l'azione del flusso sul livello dell'acqua è positivo: più acqua entra, più il livello sale. Accanto alla freccia che va dall'unità di controllo al blocco «ingresso» abbiamo scritto il segno -. Vuol dire che la retroazione è negativa: più l'acqua sale nella cisterna, più la valvola tende a chiudersi, facendo così diminuire l'afflusso di nuova acqua. Il meccanismo tende evidentemente a conservare un certo livello dell'acqua nella cisterna. Un esempio di retroazione positiva è il fischio insopportabile che si produce quando un altoparlante collegato a un microfono viene messo davanti al microfono stesso. Un qualsiasi suono captato dal microfono viene amplificato dall'altoparlante e quindi ritorna al microfono e di qui all'altoparlante che lo amplifica di nuovo e cosi via fino a quando il circuito non viene interrotto in qualche modo.
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